balneabilità madre-figlio

Come avrete letto su ig, il weekend appena passato sono stata al mare col ninja. Dovete sapere che mio marito è partito venerdì per andare ad un addio al celibato insieme ai ragazzi del nostro gruppo di amici, e visto che noi donne eravamo sole abbiamo optato per due giorni in riviera.

Secondo il percorso che sto seguendo nell’ultimo anno e mezzo, ho voluto trarre i debiti insegnamenti da questa esperienza, così come faccio con tutto quello che mi accade: in questo modo riesco sempre a trarre il positivo nelle più svariate situazioni.

Cominciamo.

Punti a sfavore:

– sabato è stato allucinante. ALLUCINANTE. Tenete presente che l’orario più critico per il ninja, ovvero quello nel quale è più lunatico e volubile è quello che va circa dalle 17 alle 19. E infatti è stato un pomeriggio di fuoco. Matteo non ha considerato minimamente i classici giochini da spiaggia quali secchiello e paletta ma ha preferito di gran lunga dirigersi costantemente verso la riva tentando di immergersi il più possibile, cosa a cui ero contraria perchè 1) era andato via il sole e avrebbe preso freddo a stare sempre a bagno e 2) cammina bene coi piedi nell’acqua fino a una cera altezza oltrepassata la quale cade di continuo con conseguente bevuta d’acqua salata e forte momento di scazzo. In alternativa stava nell’area giochi adibita ai bambini ma voleva interagire con me sennò la noia era dietro l’angolo. Non si è fermato MAI e io non mi sono seduta – non scherzo – un secondo. A una certa poi è diventato super nervoso iniziando con le tipiche sceneggiate da bambino annoiato ed infelice.

– la nottata in compenso è stata una delle peggiori degli ultimi tempi. Ogni due ore era sveglio e arrabbiato. Prima aveva sete, poi il letto era troppo piccolo e sbatteva continuamente sulle sbarre, poi aveva di nuovo sete, poi il pannolino ha ceduto così che si è bagnato completamente. Abbiamo intravisto la pace dalle 4,45 alle 7,20, poi si è svegliato. Io uno zombie naturalmente.

Punti a favore:

– la mattinata di domenica temevo sarebbe stata ancora peggiore ma forse, proprio grazie alla stanchezza possente, il ninja è stato molto più gestibile. Siamo arrivati prima di tutta la compagnia (le altre bimbe si erano alzate più tardi OVVIAMENTE) nel classico orario da mamme (quello che – per intenderci – a 16 anni non avresti mai e poi mai preso in considerazione per mettere piede sulla sabbia). Il sole era già piuttosto forte così siamo rimasti un’oretta a girare per tutta la secca tipica della riviera romagnola e molto comoda per chi ha dei bambini. Coi piedi a bagno raccogliendo conchiglie e schizzandoci abbiamo passato uno di quei momenti madre-figlio nei quali pensi che sia tutto ok e che non potresti essere più felice.

– Cito nuovamente la stanchezza di Matteo come punto a favore, che ha fatto sì che stesse buono buono nel canotto, sapete proprio come uno di quei bimbi mansueti che si guardano intorno sereni. E infatti si stava addormentando. Ricordatevi una cosa: quando il ninja sta fermo è stanco morto, viceversa non lo vedrete in posizione statica nemmeno guardando la televisione. Più tardi ha avuto nuovamente un attacco di sonno sull’altalena e infine, dopo pranzo, ha ceduto sul triciclo così che ho dovuto legarlo per evitare scivolasse fuori franando sul marciapiede.

– domenica mattina, sebbene mi sia svegliata non sentendomi più nessuno degli arti dopo aver passato ore immobile per non svegliarlo, ho girato la testa e mi sono scostata i capelli dal viso con un gesto che neanche Lupin quando apre una cassaforte. Lui era lì accanto a me che dormiva con le sue labbra in posizione cuoricino e io mi sono incantata a guardarlo perchè era da tanto che non dormivamo insieme. Poi lui si è mosso e ho chiuso prontamente gli occhi nella speranza che vedendomi dormire valutasse l’opzione di rimettersi giù. Dopo poco ho ricevuto una manata sul braccio: il suo modo gentile per dirmi ‘Mamma sono sveglio, attivati grazie.’.

NOTA A MARGINE:

Se per caso avete villeggiato in una qualche spiaggia della riviera romagnola, saprete che la quiete non è parte del pacchetto. Altoparlanti possenti vi terranno aggiornate sulle attività da fare, sui negozi da visitare e sullo smarrimento dei bambini. Ricordo che da piccola durante le mie vacanze a Riccione, ogni volta che passava un annuncio del tipo. ‘E’ stato smarrito un bambino al bagno 47. Ha 3 anni e risponde al nome di Davide’ me la ghignavo sempre un po’. Cioè questa cosa dell’annuncio in stile smarrimento pacco la trovavo un po’ surreale. Ora, dopo anni che non mettevo piede in questi bagni con gli altoparlanti, mi sono venuti i brividi a ogni annuncio. Eh sì perchè quel bambino scatenato che probabilmente ha scelto l’unico secondo di distrazione dei genitori per telarsela, potrebbe tranquillamente essere il mio.

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