Come ti aiuto il ninja a mangiare da solo

Arieccomi tornata carica come ogni anno a settembre e piena di sogni come è tipico mio. Le vacanze sono andate molto bene soprattutto perché il ninja non si è mai ammalato e questo è già un grande traguardo.

E’ cambiato tantissimo in un solo mese, lo vedo cresciuto e molto più consapevole. Riusciamo a capirci piuttosto bene e tante attività che prima mi procuravano notevole stress sono diventate fattibili e spesso divertenti.Proprio di uno dei progressi fondamentali vorrei parlarvi che è quello del mangiare da solo. Per ‘mangiare da solo’ non intendo solo usare le posate ma anche il non aver bisogno di tv accesa o soprattutto della lettura dei librini a tavola.

Matteo è un tipo lunatico e il mangiare seduto a tavola sicuramente non rientra tra le sue priorità: deve sedersi con una discreta dose di fame altrimenti non avrà certo voglia di cimentarsi in questa futile attività (dura farlo capire ai nonni che gli darebbero merende in stile banchetto di Luigi  XIV) e non è raro che a uno dei due pasti principali consumi solo frutta e yogurt per poi mangiare come una persona normale durante l’altro pasto. Questo per dire che il signorino iperattivo non si smentisce mai e se è girato male o se è in pubblico state pur certe che sposterà il piatto rifiutandosi anche solo di assaggiare (mai stato un bambino interessato alle pietanze altrui).

Mentre lo svezzamento è andato senza intoppi, la fase successiva si è rivelata complicata: il ninja mangiava solo se intrattenuto. Voi direte: ‘Eh ma sei tu che l’avevi abituato male’. Vero, ma davanti a un bambino che giorno dopo giorno rifiutava il piatto per poi chiedere biscotti o pane, ho scelto il male minore e mi sono data ai libri che lo entusiasmavano e facevano sì che mangiasse tranquillo.

Ad un certo punto però la situazione mi stava stancando; avrei voluto spronarlo a usare le posate (le mani no perché odia averle sporche di roba appiccicosa) invece che essere imboccato e poter cenare tutti insieme, oltre al fatto che mi ero resa conto che quest’abitudine andava modificata prima che degenerasse. Così tra una ricerca di spunti e qualche consiglio da altre mamme, ecco i miei alleati per raggiungere lo scopo (li condivido con voi in caso viviate una situazione simile):

– Posate per nani (questo è scontato) che piacciano ai nani. Noi ci troviamo molto bene con quelle di Ikea perché ogni volta gli dico di che colore sono. Per mangiare lo yogurt o simili però è meglio usare cucchiaini più piXccoli o si rischia che ne venga prelevato mezzo vasetto alla volta.

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– Usare la forchetta come una fiocina, fargli vivere la sfida e il brivido di riuscire a infilare la pietanza, con tanto di ‘attento’ mentre se la porta alla bocca e boato finale per la missione compiuta. Naturalmente non ad ogni boccone sennò ci potrebbero volere 40 minuti per tre forchettate 😛

– Se il cibo lo consente, dategli sia forchetta che cucchiaio e fatelo scegliere. Si gaserà per questo potere concesso e magari li alternerà per capire con quale si riesce meglio.

– Scegliere una tovaglietta interessante. Se i vostri figli sono come il mio – ovvero allergici al minimo cenno di noia – potete optare per una tovaglietta ricca di dettagli da discutere con lui tra un boccone e l’altro. Al mare avevamo la tovaglietta con Topolino così ogni tanto gli chiedevo dove fossero le varie parti del corpo del topo o gli cantavo la canzoncina de ‘La casa di Topolino’, mentre qui a casa gli metto questa tovaglietta e contiamo i piccioni e gli racconto cosa fanno tutti i vari personaggi (che schifo cmq mangiare in mezzo ai piccioni +_+)

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– Quando avete tempo coinvolgetelo nella preparazione. Ad esempio a lui piace vedere come vengono cucinate le uova anche per il fatto che sa che le fa la gallina. Ho provato anche a farlo collaborare alla realizzazione delle torte ma al momento non si può dire troppo interessato…

Come in tutte le tappe ci vuole pazienza, i progressi arrivano solo se loro sono pronti ad ogni modo con questi piccoli escamotage ho sicuramente agevolato la cosa e ora posso dire che a casa è molto bravo. Quando siamo a ristorante invece… Beh, è un’altra storia 😛

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(set pappa acquistato da Coccole Gift )

ps. Le carote sono un vano tentativo eh, giusto per abbellire il piatto! Ne mangia qualcuna solo se proprio proprio sta morendo di fame e siamo fuori e non c’è traccia di altro cibo alcuno nel raggio di 10 km.

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