#mom-to-be 3 (di ecografie e strane voglie)

Abbiamo visto il cuoricino del nostro sgorbietto. La macchina era vecchissima (è stato un favore che mi ha fatto la mia ginecologa) e non si sentiva nemmeno il suono, ma inutile dire che è stata un’emozione fortissima. Ho aspettato un po’ a scrivere questo post per digerire questa esperienza unica e incredibile e il fatto che di fianco a me ci fosse mio marito (forse più su di giri di me) ha reso tutto più speciale.

Ma passiamo ad altro prima che io mi commuova e a voi venga il diabete -_- Vi dico anche che le voglie esistono lo sapevate? Non si sa ancora esattamente che senso abbiano e come collocarle scientificamente, anche perché non mi sembra che siano sempre strettamente legate a bisogni del corpo di una certa sostanza… Beh ad ogni modo le mie non sono mai state normalissime: la primissima è stata quella nervetti (collocati nel bollito di carne); considerate che era la prima volta in vita mia che li mangiavo, non per un particolare motivo ma perché io non amo molto il bollito. Fatto sta che non so perché ho sentito il bisogno di assaggiarne uno e non è che sia stato un colpo di fulmine… Poi per capire meglio ne ho mangiato un altro… Poi mi sono finita tutti quelli nel vassoio e li ho bramati per tutti e tre i giorni successivi. Che il mio corpo avesse bisogno di viscidume?! Poi vabbè la voglia di sushi l’avevo anche prima di essere incinta quindi non la conto; ora che non posso mangiare il pesce crudo (cosa tragicissima) mi limito a quello col gambero cotto o il granchio sempre cotto. Ad ogni modo la voglia più ridicola l’ho avuta qualche giorno fa: ero intenta a fare una spesa totalmente diversa da quella mia abituale (frutta secca, yogurt bianco senza zucchero, pannocchie, olive, pomodori ripieni di tonno e capperi. Mah) quando sono stata attratta come una calamita dalla zona sottaceti (che normalmente considero due volte l’anno) e in particolare da un barattolo di peperoni verdi in aceto di vino. Avete presente quelli che sembrano peperoncini? Io li volevo.

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La sera non avevo granché fame e mi sono limitata ad aprire il mio barattolo e infilarmeli in bocca uno per uno con estasi divina, sotto lo sguardo atterrito di mio marito che dopo averne assaggiato uno ha esclamato: ‘Sono la cosa più aspra e acetosa che abbia mai mangiato’. Vabbè. (Qui però vedo un fondamento scientifico nella voglia di alimenti acidi, infatti sono due mesi che trovo che le fettine di limone siano la cosa più appetitosa del mondo…).

Il 19 febbraio abbiamo il Bitest e la translucenza nucale. Speriamo tutto vada bene.

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