Ninja rulez: la nanna

Il tema della nanna è sempre estremamente scottante tra le mamme. Come sapete ci sono varie filosofie in proposito, dalle neonaziste alle tuttiinsiemeappasionatamente, con una valanga di varianti in mezzo. Tra le madri serpeggia la curiosità morbosa per la nanna degli altri bimbi: a che ora lo metti a letto? Come? Si addormenta da solo? Si sveglia? Quando? Quante volte? Certo è che i sogni erotici più proibiti di una mamma bambino 0-3 dotata riguardano nottate sconfinate di sonno… No dai anche un 9 ore non stop è già magia pura.

Visto che in molte sono state incuriosite dagli usi e costumi notturni del ninja, ho deciso di trattare lo spinoso argomento SECONDO ME. Sottolineo che parliamo della mia personale prospettiva modellata sul mio personale bambino, che sicuramente non è uguale al vostro.

Il ninja è sempre stato un bambino che ha dato problemi notturni relativi, insomma non è di quelli che sembrano finti e devi andare continuamente ad accertarti che siano vivi ma nemmeno di quelli come lo è stato mio marito… Che infatti è rimasto figlio unico. I primi 3 mesi come ogni neonato mangiava spesso, circa ogni 3 ore; non ho in quel periodo non ho abbracciato la scelta dell’allattamento a richiesta e ho cercato di far passare almeno 2 ore e mezza tra un pasto e l’altro, poi chiaramente il mio non era uno schema rigido. Dopo i 3 mesi il piccolo è stato sfrattato dalla culla (nella quale non riusciva più a dormire causa calci e manate sui bordi) per passare al lettino. Il lettino in questione – un modello in legno della Foppapedretti ridipinto in nero – è più grande di una lettino standard e se l’avessimo messo in camera nostra praticamente non avremmo più girato. Quindi spinti un po’ dalle nostre convinzioni sommate alle questioni di spazio, abbiamo trasferito il marmocchio nella sua cameretta. Inizialmente non è andata male ma ad un certo punto ci siamo addentrati in un periodo molto critico: il momento della messa a letto era una tragedia greca, con due ore di strilli e movimenti convulsi. Noi ci adoperavamo nelle nostre migliori versioni di cantanti, cullatori (ma senza addormentarlo in braccio), cantastorie, mimi… Una sera abbiamo provato anche a metterlo nel letto e parlare dei fatti nostri per fargli credere che non fossimo affatto intenzionati a farlo dormire. Ogni mamma sa che per una serena messa a letto si è disposti a tutto.

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POI mi sono ricordata del libro della cara compianta Tracy Hogg: ‘Il Linguaggio segreto dei neonati’. Questa lettura mi piacque tantissimo durante la gravidanza e praticamente è stato l’unico libro serio sull’argomento bambini che io abbia letto. Il capito sul cibo mi era rimasto molto impresso ma quello sulla nanna era un ricordo nebuloso. Improvvisamente, anche grazie ai consigli di alcune igers che so avere un approccio simile al mio sull’argomento, mi è tornata in mente la questione della routine della nanna. Ed ecco che una sera abbiamo provato a fargli fare la doccia con mio marito, poi l’abbiamo messo sul fasciatoio e su consiglio dell’ostetrica abbiamo iniziato a phonarlo in modo circolare mantenendo una distanza di sicurezza, massaggiandolo con l’olio dalla testa ai piedi. Quella sera la messa a letto fu meno tragica. Nel giro di tre sole sere, la svolta: messa a letto veloce e serena col bimbo che si addormentava da solo nel suo lettino (messo giù molto stanco ma ancora sveglio).

Quella routine è stata mantenuta fino ad oggi, sebbene certe sere non si abbia tempo per la doccia quindi passiamo direttamente alla seconda fase o magari riduciamo il tempo del massaggio. Cerco di non permettere al bimbo di addormentarsi sul fasciatoio anche perché ormai è perfettamente in grado di auto-rilassarsi anche grazie all’oggetto transizionale che gli do sempre quando dorme, di giorno e di notte.

All’arrivo del sesto mese i risvegli sono aumentati esponenzialmente e capivo che qualcosa non andava. Dopo un mese di arrabbiature e frustrazione, una notte mi è venuta l’illuminazione: il ninja aveva tanta aria in pancia e il suo puzzettare come una mucca turbava fortemente un sonno già per sua natura leggero. Allora ho iniziato a sostituire il Mellin serale con il latte di capra e a introdurre fermenti lattici e Milycon gas. Di nuovo l’emergenza è rientrata e io me la sono anche un po’ tirata dico la verità. Preciso che, da quel che ho letto, il latte di capra non è nutrizionalmente comparabile all’artificiale ma su un bambino già svezzato al 90% non c’è pericolo di carenze. 

"I didn't want anything.  I just wanted to see how fast you could get here in case of an emergency!"

Ricapitolando, ecco quali sono stati i miei obiettivi fin dall’inizio nel campo nanna e cosa ho ‘consapevolmente’ sbagliato:

– volevo che il ninja fosse capace di autocalmarsi così da non dipendere dal latte per addormentarsi. 

– volevo che riuscisse a riprendere sonno da solo durante la notte dal momento che i neonati hanno numerosi risvegli. Fondamentale è stato non correre da lui al primo ‘gne’ e prendere qualche secondo per vedere sul baby monitor se si riaddormentava da solo.

– volevo che si sentisse sicuro, per questo non l’ho mai lasciato strillare da solo.

– volevo che trovasse il suo letto un posto accogliente, quindi la mattina aspettavo/aspetto un paio di minuti prima di tirarlo su quando apre gli occhi (salvo che non stia piangendo, cosa che accade solo se ha dormito poco e ha ancora sonno).

– ho usato il ciuccio perché Matteo è un iperattivo e ha estremamente bisogno di sfogare la sua carica e quindi mio malgrado lui è dipendente dal ciuccio per addormentarsi salvo rare eccezioni. Se lo sputa non glielo rimetto mai in bocca a meno che non piagnucoli, segno che lo rivuole. Certo potrei impegnarmi in una crociata per toglierglielo ma sono onesta, non me la sento: il mio diabolico piano è di mettere 4 o 5 ciucci nel letto non appena sarà in grado di rimetterlo in bocca da solo. Sono una pessima madre? No, sono una madre.

– il video col phon e il maledettissimo disco Samba mi sono fondamentali per i pisolini diurni: l’indipendenza diurna del ninja non è minimamente efficace come quella notturna. Questo sarà in parte colpa mia per carità ma è pur vero che di fatto mio figlio ha un sonno leggerissimo e fatica molto ad abbandonarsi. Per cui per farlo dormire di giorno le strade sono due: la scorciatoia implica il sedersi da qualche parte, tenerlo in braccio sdraiato ed eventualmente cullarlo un po’ a suono di disco Samba possibilmente a tutto volume. Non ridete, è davvero così. Matteo da adulto cadrà in catalessi durante tutti i capodanni. Mentre l’altra via implica lo sdraiarsi di fianco a lui tenendogli un braccio sotto la nuca e il video del phon volume medio. In entrambi i casi ciuccio e coniglio feticcio.

Se spengo il sottofondo musicale il pupo non si sveglia ma dura giusto 20 min. Se invece lascio acceso arriva anche a 45 min o raramente un’ora (in quel caso abbasso il volume chiaramente). Meno male di notte non c’è bisogno di tenere nessun video! Ma non vi nego che a volte mi figuro la scena di una puntata su Sky di ‘Io e le mie ossessioni’ nella quale si vede mio figlio ossessionato dal phon che racconta di come sua madre lo facesse rilassare così. Ma che dire? Io ho trovato i miei escamotage venendo a patti con quelli che sono i miei principi, sicuramente avrei potuto fare meglio ma avrei potuto anche fare peggio. 

Nota a margine: da tempo ho constatato come il web pululi di mamme talebane. Ogni tema scottante è dotato di gruppi di mamme del genere che vogliono per forza convincerti delle loro idee e che, peggio, ti fanno sentire uno schifo se agisci diversamente. Che sia parto, allattamento, svezzamento, il ‘portare’ o l’educazione, qualche mamma dell’Isis emerge dal silenzio per aggredire. Io sono una mamma rilassata, non mi importa di convincere nessuno, mi informo sempre a fondo ma non mi drogo di libri e pareri, seguo l’istinto e chiedo aiuto quando ho bisogno a chi so essere simile a me. Fatevene una ragione, vivete e lasciate vivere. Perseguite la vostra crociata ma fuori dal mio spazio perché a me, ve lo dico col cuore, non interessa. E ringrazio il cielo che sia così perché ho amiche che sono venute da me in preda all’ansia e a un devastante senso di inadeguatezza dopo essere state messe alla gogna da questi gruppi di madri. Quante ne ho conosciute (e ci sono passata anche io) che si comportavano in un certo modo non per loro reale volontà ma solo perché non si sentivano veramente libere di scegliere. Viviamo con gioia la maternità, godiamoci i nostri figli e andiamo in culo al mondo (scusate il francesismo).

12 pensieri riguardo “Ninja rulez: la nanna”

  1. Concluderei con un amen.
    Anch’io odio le talebane. Basta non ascoltarle (mentono sapendo di mentire!). Per i miei 21 mesi di esperienza, posso dire, purtroppo, che la soluzione non è mai dietro l’angolo; ogni tot mesi qualcosa che disturba il sonno: denti, l’imparare ad alzarsi, il pavor notturno, il ciclo (ho una bimba), il buco dell’azoto, ecc. Tanta pazienza e ogni tanto un bel lancio del bambino nel lettone. Sopravvivenza. Tu conosci diciottenni che dormono ancora nel lettone o usano ancora il ciuccio? Io no. C’è luce alla fine del tunnel. 🙂

    1. ahaha è proprio quello che dico io, che a 18 anni nessuno usa ancora il ciuccio 😛 E poi è verissimo, ogni 2 mesi si presenta qualche nuova sfida per la notte…Lui coi denti c’è già sotto da tempo e per fortuna tiene abbastanza bene. Aspetto di vedere per l’ansia da separazione visto che ci avviciniamo al periodo clou.

      un bacione!!!

  2. Grazie per questo post Manuela. Io ho appena finito il libro della Hogg e mi è piaciuto tantissimo, anche perchè anche io ho una visione molto simile alla tua. Capisco benissimo quando parli delle mamme talebane! Ne leggo di ogni su gruppi facebook e forum ma mi conforta il fatto che, almeno per ora, non mi sto facendo influenzare troppo. Poi quando nascerà il pupo ovviamente non so come vedrò le cose ma penso che ogni mamma debba sentirsi libera di agire come sente! Davvero a volte si leggono degli insulti allucinanti per me totalmente infondati e basati solo sul fatto di pensarla diversamente o crescere i propri figli diversamente. E’ sconvolgente!!

    1. Sai il fatto Claudia è che dopo il parto con gli ormoni in caduta libera, la stanchezza abnorme e lo stravolgimento totale della vita siamo profondamente vulnerabili ed è lì che si entra nel tunnel. Io sono stata un mese in quel mood di inadeguatezza e sensi di colpa, poi mi sono ricordata chi ero e chi sono e mai più mi farò condizionare.
      Un bacione a te e al principino

  3. Ciao Manuela,
    sono un’educatrice e come tale mi rivolgo a te: dovrebbero clonarti!
    La verità è che non c’è un modo più giusto di un altro per agire, ma di sicuro l’informazione e l’istinto sono un’accoppiata micidiale!
    E per parafrasare un detto molto poco elegante mi limito a dire “è facile fare i genitori con i figli degli altri”!

    Vi abbraccio fortissimo

    Sara

    1. Ahaha mi hai fatto morire Sara! Ma poi il bello è che si parla come se tutti i bambini fossero uguali cosa assolutamente impensabile.
      Buon weekend!

  4. Cara Manu, io non sono ancora mamma, ma ti leggo sempre con molto piacere (e adesso anche ti guardo!) sia quando parli dell’essere mamma che di tutto il resto, proprio perché mi piace molto il tuo atteggiamento.
    Penso che avere dei genitori sereni sia un ingrediente fondamentale per crescere felici al di là di regole e fondamentalismi vari!
    Un bacione!

    1. Grazie di cuore Claudia, penso che un bambino per quanto piccolo senta il clima che si respira in casa e per questo essere una madre serena è giusto non solo per me stessa ma anche per lui. Tendo ad essere coerente con le mie convinzioni ma quando mi rendo conto che la realtà cozza col mio pensiero e mi sto ammalando, cerco di fare marcia indietro e prendere un po’ più le cose come vengono.
      Buona giornata!

  5. Aaaahh il sonno!!! sono molto d’accordo con quello che dici, mi stupiscono sempre quelle mamme che raccontano le loro abitudini come se fossero le uniche possibi.
    Penso che il ciuccio sia un grande aiuto e ci sia tempo di toglierlo con calma quando è il momento. Anche io avevo grandi convinzioni: no lettone, no seno per addormentarsi, no televisione ecc.. poi nel lettone c’è finito diverse volte, ha avuto per un luuungo periodo l’abitudine di addormentarsi in braccio (mannaggia a me!) e spesso dopo cena guarda un pò di cartoni. Ma è un bimbo felice, io sono serena e direi che questo è l’importante!
    in bocca al lupo per le prossime sfide 😉

  6. Ciao Manuela, non sai che piacere leggere il tuo blog. Sono neo mamma da tre mesi e mezzo e saranno state le troppe aspettative e le mamme talebane, fatto sta che il senso di inadeguatezza è dietro l’angolo. Leggo le tue esperienze molto volentieri!

    1. Francesca tieni duro, presto gli ormoni torneranno al loro posto e tu sarai più lucida e più forte. Segui il tuo istinto e pensa che tutto è solo una fase, nel bene e nel male.
      Buon weekend!

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