welcome to the jungle (ovvero il parco pubblico)

Da quando Matteo è nato ho sempre cercato di stare all’aria aperta il più possibile perchè sia mio marito che io amiamo stare fuori, che sia in mezzo a una giungla urbana o un bosco solitario.

In pratica il nano ha fatto la sua prima passeggiata che non aveva neanche un giorno di vita complice il fatto di essere nato in estate. Da quando ha iniziato a gattonare sempre più spesso abbiamo iniziato a frequentare i parchi. Inizialmente ero una di quelle mamme tipiche che si vedono nei parchi la mattina: non lavorano perchè sono in maternità, si aggirano solitarie in un abbigliamento molto casual (a volte trasandato chic, a volte solo trasandato) con grandi occhiali da sole a coprire le occhiaie e un passo che le fa sembrare sulla luna; e in effetti sono proprio su un altro pianeta, un po’ perchè travolte da un amore nuovo e totalizzante, un po’ perchè sonnambule. Ad ogni modo quelle passeggiate me le godevo proprio nella loro tranquillità.

thumbnail_img_5787

Poi il parco ha iniziato a diventare una regola: il ninja si deve sfogare e ama i giochi, quindi dove vuoi andare? Ed ecco che quelle stradine circondate da alberi e prati che prima associavi al relax, alla passeggiata domenicale, al limonare all’ombra e fare due passi gustando un gelato, ormai hanno unicamente una sola forma: il quadrato. Nel quadrato (che a volte diventa rettangolo) troverai l’unica area che il nano ti consente di frequentare con assiduità. Essa è caratterizzata da un’altalena (se sei fortunato sia per piccini che per grandi), quei cosi a forma di animale che molleggiano, la leva che richiede due persone una da una parte e una dall’altra, e lo scivolo.

Parliamo dello scivolo: parco che vai, scivolo che trovi. L’inventore delle zone scivolo non manca mai di fantasia… Lunghi, corti, coi tubi, del tipo che prendi velocità e ti sfracelli al suolo, con ponticelli in stile giochi senza frontiere e con scale di ogni genere. Quello stronzo che ha pensato di fare scivoli accessibili solo tramite corde o pareti tipo arrampicata di sicuro non ha mai dovuto portarci suo figlio duenne. Sì perchè come se le mamme non avessero già abbastanza le schiene provate, tocca in quei casi issare i nani da terra visto che non è presente nessuna scaletta normale.

Il ninja ha un’amore sfrenato per l’altalena, il che sarebbe fantastico visto che significa per me stare ferma dai 10 ai 20 minuti semplicemente a spingere. Peccato che negli orari di normale frequenza tocchi fare la posta come gli avvoltoi per riuscire ad accaparrarsi l’ambito seggiolino e visto che i duenni non sono naturalmente in grado di stare fermi in attesa, tocca alla mamma fare la spola tra giochi e lato dell’altalena cercando di non perdere quell’attimo fatale in cui il bambino che ci è sopra deciderà di scendere. Il ninja poi non si vuole mettere in testa che passare rasente alle altalene non sia una buona idea e infatti quest’estate ha preso un calcio in faccia che mi ha fatto senz’altro perdere 10 anni di vita (lui ha pianto e zoppicando si è COMUNQUE diretto verso il seggiolino che l’altro bambino spaventato aveva lasciato libero per rifugiarsi dalla madre).

img_6039

Infine ci sono io che a volte mi sento come a scuola quando sei nuovo e studi tutto e tutti. Un po’ studio le mamme (che salvo rari casi non ti fumano pari) e un po’ (molto) studio i bambini.

giphy

Ammetto che spesso e volentieri individuo quello che mio marito ed io simpaticamente definiamo come ”quello che non tromberà fino all’università”: trattasi di bimbo sugli 8/10 anni, cicciottello, con una pessima montatura di occhiali (non sempre ma spesso) e una tuta orribile che gli va troppo corta, sotto la quale immancabile spunta il calzino bianco in spugna e la scarpa anti acchiappo. Alle volte, siccome questo genere di bambini ha sempre moltissimi capelli, si vede già il terribile baffo pre adolescenziale in morbida peluria scura. Lo so che siamo pessimi genitori e che i figli so’ piezz e core ma dai, tutte le mamme spettegolano sui figli degli altri ù_ù

hqdefault

Per come sono fatta io porterei il bimbo al parco a mezzanotte, così, forse, non troviamo nessuno XD