Il battesimo del ninja

Con un leggerisssssimo ritardo di un paio di mesi, vi voglio raccontare del battesimo del ninja.

Abbiamo scelto la chiesa dove ci siamo sposati ovvero la chiesa di Sant’Antonio da Padova qui a Bologna (quella dove c’è il piccolo coro dell’Antoniano per intenderci), un posto che abbiamo nel cuore. Dopo la celebrazione abbiamo pensato ad un ‘apericena’ informale, di modo che nessuno fosse obbligato a stare seduto tutto il tempo. Cercavo un posto che fosse una tela bianca e sono rimasta folgorata dalla sala total white che ha utilizzato Alessandra per il battesimo del suo Giovanni. Il posto si chiama ‘Sale in Zucca’, situato sui primissimi colli bolognesi e la cucina è a km zero .

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Essendo autunno (la data era il 9 novembre) mi sono messa a cercare un tema che fosse un po’ in linea con la stagione. Non volevo il solito azzurro e bianco e per fortuna su Pinterest le ispirazioni non mancano! Alla fine ho trovato una foto che mi è stata di grandissima ispirazione:

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A partire da questa foto ho optato per colori naturali e neutri quali i marroni, il panna, il bianco e un tocco di azzurro delicatissimo. Ho poi chiesto alla nonna di mio marito di prendere un po’ dei suoi gomitoli di lana: un’idea divertente che dà calore alla tavola pur essendo super cheap. La lana ha poi fatto da filo conduttore anche per gli inviti e le tag di ringraziamento opera della bravissima Pinkfrilly che non avrebbe potuto rendermi più felice.

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Ho poi chiesto ad Anna – alias Jana’s Deco – di farmi dei pom pom di carta che per quanto mi riguarda sono immancabili in un allestimento minima spesa massima resa! Ho poi preso alcune alzatine, delle ceste, una tovaglia e un filo di bandierine di cartoncino col nome ‘Matteo’ fatto dalla mia cara amica Lisa. Infine ho raccolto alcuni indumenti del bimbo che ho appeso ‘a stendere’ come nella foto. Devo dire che l’insieme, nella sua semplicità, ha reso proprio l’effetto che volevo.

122-599A1669 115-599A1661 Una menzione speciale per le bomboniere veramente deliziose della mia talentuosissima amica Anna: biscotti a forma di body, calzino, manopola e orsetto decorati con la ghiaccia come fossero coperti di ricamini di lana. Per impacchettarli ho ordinato su internet delle scatoline trasparenti e del baker’s twine bianco e azzurro su questo sito sul quale vi SCONSIGLIO vivamente di andare o comprerete letteralmente TUTTO.

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Come outfit per me ho scelto un abito nero di Tru Trussardi con una silhouette anni ’50, finito nelle maniche e nel colletto con la pelle nera e arricchito da una sottile cinturina con la fibbia in oro. Collant color vinaccia, francesine nere, una giacca che amo di Commes des Garcons, orecchini pendenti Fm shop e uno scialle di Valentino color vinaccia, viola e ciclamino. Mentre il nano indossava dei pantaloni di Zara in tessuto pesante marrone con un laccio bianco e bordeaux tipo corda in vita, un body di Burberry bianco col colletto con la classica fantasia del brand (NB. colletto che non si vede perché coperto dal secondo mento) e un papillon (in coordinato col papà) fatto a mano da Jana’s Deco con una stoffa in stile vintage piena di elefantini colorati. Chiaramente per me era bellissimo 😛 Peccato solo che sia stato sempre buono (vabbè ha fatto una super cacca in chiesa… XD XD) tranne al momento di fare le foto -_-

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 Inviti Pinkfrilly
Bomboniere Le torte di Anna pane e zucchero
Location Sale in Zucca
Papillon e pom pom Jana's Deco

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© 2015 Teaspoons of me Tutti i diritti riservati

Quarto mese: i fondamentali

Eccoci giunti al quarto mese di vita del ninja. Come ogni altra mamma sa, ogni mese è un nuovo traguardo e il poppante impara sempre cose nuove. Cosa agevola la sopravvivenza in queste settimane?

Essendo dicembre è arrivato un discreto freddo e anche se Matteo continua a emanare calore come un termosifone, la notte ha bisogno di stare al calduccio. Da bravo ninja si scoprirebbe in un nanosecondo motivo per cui, poco dopo averlo trasferito nel suo lettino, abbiamo iniziato ad usare il sacco nanna. Ci sono bambini che non lo amano perché si sentono costretti, lui invece si tranquillizza stando nel suo ‘bozzo’. Per un mesetto ho usato quello di Ikea, carino ed economico, ora però che le temperature si sono ulteriormente abbassate ho inaugurato quello di Jacadi Paris: avevo un regalo da cambiare e mi sono innamorata di questo sacco nanna caldo e molto parigino dato che ha le righe e la scritta ‘petit garcon’. Secondo me è un oggetto comodissimo.

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sopra il sacco Ikea (se avete una casa col riscaldamento centralizzato e temperatura caraibica, andrà benissimo anche adesso).

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Ma come, come ho fatto a vivere senza il top coat Dior? Qualunque colore di smalto si asciuga in un minuto e la durata è ottima. Con un bebè è fondamentale la tempestività e darsi lo smalto equivale spesso a camminare bendati su un filo sospeso nel vuoto: avrà il tempo di asciugarsi o dovrò correre a sollevare il piccolo tenendo le mani in stile zampa di papera? I0 l’ho comprato on line sul sito di Douglas con spedizione gratuita (beh già che c’ero ho preso pure uno smalto e un rossetto che ADORO).

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Essendo che a quanto pare ho un bambino piuttosto precoce, siamo già da un po’ nel tunnel dei denti. Dopo una settimana di lamenti e pianti inspiegabili, ho scoperto ben 3 puntini bianchi sulle gengive (e infatti allattando mi pareva di provare una strana sensazione) e adesso siamo già a 4, così mi sono recata tempestivamente in farmacia e ho comprato un arsenale. Probabilmente conoscete già i prodotti tutti omeopatici, ma ve li dico comunque: Chamodent granuli (li sciolgo nel biberon), fiale di Camilia, Alovex gel e Vibrucol supposte (per ora mai usate). C’è anche la collanina d’ambra che mi ha regalato la mia amica Erika: funziona? Non funziona? Nel dubbio sempre meglio una cosa in più! Fatto sta che adesso la situazione è stabile. Matteo sbava e ha un estremo bisogno di mordere cose e/o persone ma sembra essersi abituato al fastidio per ora.

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Come ho sempre ribadito, nonostante la stanchezza e tutto il resto non mi sono mai lasciata andare. Preciso, per le critichine all’ascolto, che questo non vuole dire perfezione 24/24 cosa che nemmeno mi interessa francamente, significa solo aver mantenuto sempre un livello base di cura della mia persona anche nei giorni peggiori. Adesso è diventato più facile truccarmi al mattino: come ho mostrato su ig, piazzo il ninja nel seggiolone e me lo porto in bagno con qualche giochino e, spesso, con un po’ di sobrio sound perfetto per la mattina presto quale la sempreverde A E I O U Y, All about that bass, Maracaibo ecc. Infatti mi ha gentilmente fatto capire che lui preferisce di gran lunga le canzoni da adulti rispetto a quelle per bambini, nonostante il mio entusiasmo per ‘Il coccodrillo come fa?’ con tanto di interpretazione onomatopeica dei versi degli animali. E insomma con questi espedienti, conditi da movimenti d’anca e smorfie di bocca, tento di concentrarmi sulla missione make up. Va da sé che sono utilissimi prodotti della serie minimosforzomassimaresa motivo per cui vorrei elogiare la trousse che mi ha carinamente regalato Annarita presentatrice di Avon: una matita kajal nera super scrivente che mi dura tutto il giorno, un duo di ombretti che in 3 secondi rendono gli occhi brillanti ma naturali e uno di quei perfetti rossetti rosa carne come GIURO lo cercavo da anni, ovvero realmente color carne e non con quell’odiosa punta di marroncino-calza-della-nonna o rosa barbie (che comunque apprezzo anche il rosa Barbie ma parlo di prodotti da mettere al volo e tutti i giorni). C’è anche un rimmel ma quello non l’ho ancora provato. Per il resto non rinuncio a tutti i vari passaggi crema – fondotinta – copriocchiaie – cipria – terra – blush – illuminante – matita sopracciglia e rimmel (ultimo provato, Pupa Vamp marrone FAVOLOSO). Insomma basta allenare il polso a mantenere un severo ritmo militare e in un quarto d’ora il gioco è fatto.

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Ultimo ma non ultimo, il seggiolone che gli amici ci hanno regalato al battesimo ovvero il Prima Pappa Zero Tre di Pegperego. Potendo essere usato anche da sdraietta, sta letteralmente accompagnando il nano nella crescita e posso agilmente portarlo in giro per casa. Ok anche la sdraietta si potrebbe portare in giro per casa, ma al bimbo piace stare ad altezza adulto ed essere parte della cumpa (come diciamo noi gggiovani) e lo schienale reclinabile risponde a varie esigenze: posso dagli il biberon con la giusta inclinazione, tenerlo più dritto se ha appena mangiato, sdraiarlo se vedo che è stanco. Ci sono seggioloni bellissimi in commercio tipo quello della Stokke ma secondo i miei sondaggi alla fine quelli in plastica lavabile e con i vari pezzi staccabili sono i più comodi; i nostri amici sapendo il mio scarso amore per i plasticoni in colori sgargianti, hanno scelto un nocciola chiaro rigorosamente tinta unita. Il vassoio al momento lo abbiamo tolto ma pare molto comodo da lavare ed è bello ampio.

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Approfitto per farei miei più sinceri auguri di Natale a voi che mi seguite sempre con tanto affetto. un leccotto anche da Maki e un bacio sbauscioso da Matteo 😉