mom-to-be #5 (dentro al tunnel)

Siamo entrati nel tunnel degli acquisti. Non è che per ora abbiamo preso tantissimo, ma ci siamo buttati su pochi fondamentali. Il fatto è che quando penso alla lista di oggetti che dovremo avere da qui ad agosto mi prende leggermente lo sconforto… Insomma non sarebbe più allettante se dicessero:’Per l’ospedale fondamentale sarà una capiente borsa Prada, possibilmente coordinata con un paio di scarpe comode modello maschile (fortemente consigliata la vernice nera)’? Invece no. Il menù presenta della biancheria orrenda, buste bustine salviette creme e cremine, elettrodomestici che non sai dove metterai in cucina, pannolini come se piovesse, body come se piovesse, bavaglini come se piovesse, termometri, bilance, asciugamani-lenuzola-coperte, cuscini di vario genere e non voglio nemmeno addentrarmi nel campo maxi assorbenti e mutande di rete… Biberon, ciucci e tanti altri che adesso non mi vengono in mente. 

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Fatto sta che il frutto di questo mio sconforto l’ho toccato con mano quando mio marito ed io siamo andati ad ordinare il passeggino: siamo entrati in questo mega negozio ultrafornito di tutto e abbiamo pazientemente atteso il nostro turno. Mentre ero seduta ad aspettare mi sono soffermata ad osservare le altre coppie che chiedevano consulenze per i passeggini (tutte le panzute sembravano molto più avanti di me nella gravidanza) e ho notato che i commessi, parlando, si rivolgevano per tre quarti del tempo alle mamme e solo per un quarto ai poveri papà che avevano l’aria che potrebbe avere la maggior parte di noi in un negozio di marmitte. Ebbene noi siamo diversi: io ho gentilmente demandato a mio marito la consultazione dei forum e dei vari siti che spiegano pro e contro delle mille marche di passeggini, roba che nemmeno quando abbiamo scelto la cucina ci abbiamo messo più impegno. E lui, persona notoriamente organizzata e preparata nella logistica, ha preso con impegno e dedizione questo compito e in pratica ne sapeva molto più di me. Io mi sono limitata a dire che lo volevo LEGGERO e BELLO, punto. Perciò durante l’attesa gli ho sussurrato:’Parla tu col commesso, io mi limiterò ad annuire’. Dalla mia posso dire che avevo dormito poco ed eravamo reduci da un pranzo a ristorante, per cui ero proprio cotta 😛 Vabbè poi alla fine mio marito si era comunque perso un pezzo, nel senso che ha esordito dicendo:’Vorremmo scegliere un passeggino’ Esiste una frase più generica??? Quindi mi è toccato intervenire specificando:’Ci serve un trio, marca Bugaboo o Joolz’. Ecco dopotutto ho dato il mio apporto! Alla fine comunque abbiamo preso il Joolz nero con finiture lime, bellissimo.

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pic via bestmovie.it

Altri acquisti fatti finora: lettino, due body Chicco in cotone manica corta in saldo, una cuffietta H&M con le orecchie, body-bavglini-tutina Zara baby, paracolpi per il lettino, tappetone Ikea da mettere nella cameretta, set di lenzuoline che ho comprato in preda ad un impeto di follia quando non ero nemmeno lontanamente incinta. Per altro shopping aspetto di sapere il sesso così come per il meeting con un’amica che si è gentilmente offerta di prestarmi/regalarmi una serie di cose. Ho già pronto il post con le mie idee per la cameretta 🙂 In effetti l’ho già stampata nella mente. Oddio, non  che ci voglia molto visto che il poco spazio non consente troppe estrosità. A dirla tutta non so nemmeno dove ci infileremo la poltrona per l’allattamento che avrei in mente…

Besitos!

Quando la creatività è mamma

Eccoci con l’ultima puntata della mini rubrica sulle mamme creative; sono contenta sia stata tanto apprezzata e che mi abbia  fatto conoscere meglio delle donne di talento.

MARIA VITTORIA

Nome in codice Emmevi, mamma di due piccoli di nome Giulio e Olivia e futura moglie di un britannico; infatti quando Maria Vittoria è andata a Londra a lavorare per imparare l’inglese ha trovato l’amore della sua vita, Neal.

Come molte altre donne, lei ha scoperto il craft mentre aspettava il suo primo figlio; infatti la debolezza era tanta e così le ore passate sul divano si sono trasformate in momenti utili per riprendere in mano i ferri e creare delle scarpine per il suo bimbo in arrivo. Con l’avvento della seconda cicogna la famiglia si è trasferita tutta a Parma, città natale di Maria Vittoria. E siccome suo marito fa il pendolare tra Parma e Londra, la sera dopo aver messo a letto i bambini quale migliore momento per creare, cucire, incollare e sferruzzare? 

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“Mi piace fare cose diverse dal solito, originali, uniche. Ovviamente le cose che faccio nascono da un’esigenza personale che poi si rivela “desiderio” anche di altre persone e fa un piacere enorme vedere che c’è chi apprezza l’handmade.”

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Grazie ad Instagram Maria Vittoria è diventata una mamma hobbista 2.0, proprio perché questa meravigliosa piattaforma di condivisione l’ha fatta sentire a suo agio nel mostrare il proprio lavoro al mondo. Io sono un’amante dei fiocchi, li metterei ovunque e così sono rimasta subito affascinata da tutti i suoi fiocchetti di vari colori, ultili da attaccare a maglie o accessori ma anche da usare come simpatici papillon.

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Trovo stupendi anche i cuscini, sarà che mi riempirei di cuscini… Non sono originali per una cameretta? 

cuscini

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