Terre lontane e grandi sogni

Come molti di voi sapranno per il nostro viaggio di nozze siamo stati nella magnifica Australia (più una tappa a Bora Bora e una a S.Francisco). Un viaggio davvero indimenticabile del quale conservo con gelosia ogni istante. Capita che a volte durante una vacanza si incontrino persone che ti rimangono impresse per un qualche motivo, e lei è senza dubbio una di quelle. Di Mia, la nostra guida a Kangaroo Island, vi ho già accennato qui e ho già detto quanto la sua presenza ci abbia fatto godere ancora di più di questo posto incantato, perché quando uno ama quello che fa si vede e si sente.

Quanti di noi ogni tanto sognano di cambiare vita e magari prendere armi e bagagli e trasferirsi verso quella meta che pensiamo possa realizzare i nostri sogni? Beh lei ha avuto il coraggio di farlo e tra un koala e un canguro ci ha raccontato un po’ della sua storia, storia che io ora voglio condividere con voi.

– Quanti anni hai e dove sei nata? In che città hai vissuto?

Ho 31 anni e sono nata a Bruxelles da madre italiana e padre belga. Tutto il mio percorso scolastico l’ho fatto alla Scuola Europea di Bruxelles.

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– Com’è nata l’idea dell’Australia?

A 18 anni l’Australia fu una decisione razionale e calcolata. Avevo 3 criteri precisi: 1) Paese caldo (dopo 18 anni di clima belga ti spari! ;)); 2) Percorso universitario in lingua inglese 3) esplorare terre lontane. L’America non mi ispirava, Canada e Nuova Zelanda sì ma troppo fredde, per cui processo di esclusione: Australia. Inizialmente cercavo università sulla costa est, da Sydney in su, poi per una serie di circostanze ho trovato un corso universitario di Ecoturismo ad Adelaide. Cosa perfetta per me: qualcosa che combinava la mia passione e interesse per la natura con il lato umano. Dopo la prima laurea ho deciso di proseguire gli studi per altri 2 anni completando un Master in Gestione Ambientale. Dopo l’università sono tornata brevemente a Bruxelles, prima di scappare x 6 mesi ad Amsterdam e poi altri 6 mesi a Manaus (lavorando come ricercatrice per Greenpeace International e poi Greenpeace Brasile). Il secondo ritorno a Bruxelles è stato difficile perché non trovavo lavoro, non volevo veramente starci ma non sapevo nemmeno dove andare.

– E così qual è stato il percorso che ti ha portato su un’isola così particolare come Kangaroo?

Il caso/destino – chiamalo come vuoi – mi ha spinta a tornare in Australia per partecipare ad una conferenza di tartarughe marine a Brisbane. Due settimane dopo, la sera prima di imbarcarmi sull’aereo di ritorno ho deciso di non prenderlo e di trovare la mia strada in Australia. Ho cercato lavoro a Adelaide in bar, ristoranti e altri posti, ma niente. Per finire la manager del Southern Ocean Lodge (hotel di stralusso su Kangaroo) mi ha contattata offrendomi del lavoro nel reparto dei tours, un po’ nel ristorante e un po’ nel reparto della pulizie. Il tutto con vitto e alloggio, per cui senza soldi mi sono fiondata su Kangaroo Island (KI). All’hotel per finire ho lavorato solo come donna delle pulizie, sono stata 2 mesetti e poi ho trovato THE BEST JOB IN THE WORLD: guida naturalistica per italiani e francesi. FANTASTIC! Sono pagata x condividere paesaggi e animali stupendi con turisti da tutto il mondo e tutto questo chiacchierando principalmente in italiano e francese. Poi, il “top”, tra tutte le compagnie turistiche che ci sono sull’isola ho la fortuna di lavorare per Kangaroo Island Odysseys che ha la certificazione di ecoturismo, ovvero l’obbligo di minimizzare l’impatto sui luoghi visitati, il rispetto più profondo per gli animali incontrati durante il giorno e il rinvestimento di parte dei profitti nella conservazione ambientale e comunità locale. Tutte cose in linea con la mia filosofia di vita e percorso universitario. Mi sento realizzata, potrei cercare di salire + in su nella scaletta, magari tentando una posizione di manager ma per ora è una cosa che non mi interessa, son contenta di lavorare all’aperto e potermi godere ogni giorno il paradiso terrestre che è l’isola.

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– Cosa ami di quest’isola e del tuo lavoro? Cosa invece cambieresti?

Vorrei vedere KI ancora + protetta (a mio parere protrebbe essere proclamata partrimonio dell’umanità). Certa gente sogna di trasformare l’isola in un parco giochi x i ricchi: attualmente c’é un progetto di costruire un mega campo da golf, oltre a discussioni se ingrandire la pista di atterraggio del piccolo aeroporto x poter accogliere i boieng! Spero che l’isola riesca a preservare il suo lato selvaggio e incontaminato. Alla fine vorrei solo che abbassassero il prezzo del traghetto e aereo, almeno per i residenti dell’isola, visto che per ora l’unico sconto che riceviamo è di 10% sul traghetto. Poi son un amante della cucina thai e indiana, per cui un po’ più di varietà nei ristoranti non sarebbe di rifiuto. 

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– CHE CONSIGLIO DARESTI A CHI SOGNA DI CAMBIARE VITA E TRASFERIRSI MA HA PAURA?

A chi sogna ma non osa, direi PRENDI IL CORAGGIO IN MANO E BUTTATI! Nessuno lo farà PER te e se ti freni trovando 1000 scuse può’ darsi che un giorno poi sia veramente troppo tardi e rimarrà per sempre un rimpianto, un’amarezza. Bisogna approfittare il più possibile del breve tempo che sia ha a disposizione su questo pianeta. Fa paura buttarsi in un altro Paese, con una lingua straniera, cibo e usanze differenti, ma è anche la parte integrale dell’avventura, della scoperta di se stessi e di altre culture. Vivere in altri contesti ti apre la mente, ti obbliga a espandere i tuoi orizzonti e diventare più tollerante. Anche le esperienze o i momenti più difficili si rivelano poi fruttuosi in un futuro. Forse per chi non ha mai viaggiato tanto un idea sarebbe di smantellare “la grande montagna in colline più facilmente percorribili” ovvero andare a tappe, con l’idea che se tanto non va bene non é un dramma, l’Italia resta lì e si puo’ sempre tornare. Altra idea, la prossima vacanza organizzarla in un paese dove uno potrebbe concepire di viverci e una volta in loco informarsi per potenziali visti richiesti e opzioni lavorative (specialmente all’inizio bisogna essere preparati pero’ ad accettare un po’ quel che viene e non imputarsi su un lavoro/o località precisa). Per chi sta cercando lavoro o cambio di carriera, potrebbe iniziare a ingrandire la propria ricerca lavorativa a siti internazionali e vedere poi dove porta il vento.

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Da cosa nasce cosa…..ma la prima cosa devi farla tu! Ecco il mio consiglio, apriti al mondo e cogli le opportunità che la vita ti offre, smettila di trovare scuse, sii positivo e trasforma il sogno in realtà!

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le foto vengono dalla pagina fb di Mia

Spero che questo post, un po’ diverso dal solito, vi sia piaciuto. Io amo viaggiare col corpo e con la mente e questa intervista mi ha fatto davvero sognare, ancora una volta.

10 pensieri riguardo “Terre lontane e grandi sogni”

  1. Che sogno! non vedo l’ora che arrivi la fine di giugno per essere li e spero tanto che Mia sia la nostra guida dell’isola!!!!

    1. Ciao Erika, se hai prenotato un tour con Kangaroo Island Odysseys, come guida italiana ci sono solo io e il mio collega Lio (che é altrettanto preparato e simpatico), percui 50/50% chance. Detto questo se vuoi puoi far richiesta alla compania per avere me come guida e se non sono impegnata con un tour in francese saro’ contentissima a condividere le bellezze dell’isola con te. In ogni modo é difficile non innamorarsi di KI. Bon voyage & ENJOY! 🙂

  2. Grazie Manuela, il tutto é rimasto super carino, introduzione, intervista e foto. Cheers 🙂 Spero che l’articolo servi come ispirazione ad altri, c’é cosi’ tanto da vedere e da vivere là fuori che bisogna ogni tanto uscire dalla propria tana 🙂

  3. Abbiamo avuto la fortuna di avere Mia come guida per un giorno a KI…è proprio vero che attraverso la sua passione ti trasmette tutta la magia del luogo!!!…. Grande voglia di tornare….grande voglia di esser li ADESSO!!!! Never say never…

  4. grazie mille delle informazioni Mia! ho appena scritto all’agenzia che ci ha organizzato il viaggio per avere informazioni e spero tanto che possa essere tu la nostra guida! nel frattempo sogno con le foto di altri viaggiatori e le storie dell’isola! 😉

  5. Questo post non so come mi era sfuggito! E non so come visto che è meraviglioso!
    Kangaroo Island e’ nel mio cuore nonostante ormai siano passati già 8 anni dal mio viaggio in Australia! Noi ci siamo fermati 3 giorni…posso dire tra i più belli della mia vita. Ricordo tutto come se fosse ieri…
    Una meraviglia…

    1. Quest’isola lascia proprio un ricordo indelebile 🙂 Io in questo momento ho una voglia di un viaggio che mi accontenterei anche di mete più vicine… Basta andare!
      Un baciotto

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